Andrew Blog

środa, 10 października 2007

Nessuno mai seppe chi realmente fosse Ecchilosà. Diceva d'essere ragioniere ma probabilmente aveva a malapena terminato le elementari, o forse neanche quelle.
Fu un bambino pazzo: a Borgostantìo, ove visse i primi inutili anni della sua vita, i vecchi ancora lo ricordano con terrore: aveva il vizio di appiccare il fuoco nei pagliai e di prendere a sassate le pie donne che andavano a messa, inoltre catturava le lucertole per mangiarle.
Delle sue maestre non rimane traccia: forse si suicidarono per disperazione o divennero suore di clausura.
Dei suoi maestri non rimane traccia: sicuramente perirono nella Grande Guerra o divennero clochard.
Fu grazie alla raccomandazione dell'onorevole Vanagloria, sottosegretario al Ministero del Superfluo, che venne assunto alla Quisiperdesolotempo (con l'intimazione di non lavorare per non far danni).
Era spettatore dello scorrere del tempo, occupava una scrivania piena di fogli impolverati per ricevere in cambio l'immeritata somma di una miseria mensile.
Per passatempo costruiva aeroplanini di carta senza farli volare e faceva le parole crociate crocefiggendo l'enigmistica, tanti erano gli errori commessi nel rispondere alle definizioni.
In generale tali passatempi si concludevano con un accesso d'ira e la distruzione delle crepuscolari opere intraprese.
Vestiva in modo dimesso, non si lavava e pensava solo per sfuggire alla monotonia. Fu questo pensare disperato a renderlo il genio incompreso che fu!
Continua

p.s.: (datapost: aggiungere 4gg; ora: aggiungere 0hh)

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